Tratto da Modena Corre
Autore: Massimo Bedini
Eccoci a Pontenuovo un anno dopo, con ancora nel ricordo la prima edizione di questa bellissima corsa inventata dalla Guglia. Il luogo del ritrovo si dimostra strategico anche quest’anno perché dei parcheggi ce ne sono da vendere, ampio anche il posto a disposizione per le tende e per i podisti per effettuare il riscaldamento.
Quest’anno per esigenze personali ho scelto il percorso non competitivo, quindi iscrittomi alla corsa, prima di partire vado a ritirare la maglietta come lo scorso anno, ma la distribuzione non viene effettuata. Esprimo le mie perplessità perché immagino come andrà a finire, quando arriverò ci saranno solo taglie per podisti veri che io forse indosserò in un’altra vita, ma vengo rassicurato che magliette ce ne sono in abbondanza di tutte le taglie. A questo punto penso solo a godermi la corsa insieme alla Simona e all’Alessia, all’inizio c’è un budello un po’ stretto che serve per arrivare velocemente in riva alla Secchia, da qui in poi è adrenalina pura, la strada è un continuo e piacevolissimo saliscendi, purtroppo pieno di troppi podisti partiti anticipatamente che stanno già tornando indietro, dopo nemmeno 6 km c’è il primo ristoro messo giusto a metà per chi fa il percorso medio, poi c’è la ripida salita per arrivare sulla provinciale. Nel frattempo a noi si sono unite la Bona e la Luisa , mentre l’Alessia ha deciso che andavamo troppo piano. A malincuore torniamo verso Pontenuovo invece che puntare verso il Monte Scisso, ma la giostra non è finita perchè sappiamo che ci aspetta lo strappo per arrivare in quel delizioso gruppo di abitazioni che si chiama Casa Pifferi, difeso da mini cowboys armati di pistole ad acqua che impietosamente non risparmiavano nessuno, poi corriamo per un bellissimo tratto sterrato con la magnifica vista su Castellarano prima di ritornare in riva al Secchia al ristoro precedente e verso l’arrivo con il sole che ci ricorda che stà per arrivare l’estate. Giro di pista finale, ristoro con the e fette biscottate spalmate di nutella infine ritiro del premio finale: la maglia della mia taglia non c’è! Ma non c’erano maglie in abbondanza di tutte le taglie? Provano a farmi entrare in una taglia che sarà dalle scuole medie che non la porto, insisto poi finalmente da uno scatolone salta fuori la taglia giusta, torno contento alla tenda con la maglia in mano, perché la maglia di questa corsa non può finire in fondo ad un cassetto ma è da indossare con soddisfazione. L’ho già scritto altre volte, o si garantisce la taglia giusta a tutti oppure è meglio lasciare perdere perché alla fine vengono premiati i partenti anticipati, quelli che fanno il giro della tenda, quelli che “tanto per un euro e mezzo prendo maglie per tutta la famiglia”, mentre chi corre con impegno e serietà rimane senza. Saxo Oleum…non c’è due senza tre!